"Sulle ali notturne" di Kasia - Cenacolo di Ares

Dopo il disco d’esordio “Goccia” del 2023, Kasia Kwolek, in arte Kasia, ci stupisce con il suo nuovo lavoro “Sulle ali notturne”.

Sono passati due anni dalla pubblicazione del lavoro precedente, e lo scenario politico e sociale è mutato notevolmente, e questo mutamento non è passato inosservato agli occhi di Kasia, che come nel disco precedente affronta, seppure con più maturità ed esperienza, temi come la protesta sociale e la critica a un Sistema che sempre più spesso diventa oppressivo nei confronti di chi vuole Resistere ed Esistere. Un Sistema che ha anche la capacità di accecare chi non ha la forza di reagire o che semplicemente si adatta a ogni forma di potere (Vedi “I senza volto” e “La porta”).

Oltre ai brani di protesta, doverosi e immancabili se pensiamo a una penna attenta come quella di Kasia, la cantautrice riprende anche un altro fondamentale discorso iniziato nel disco precedente e ci delizia con brani fiabeschi e poetici che ci accompagnano in un viaggio tra sogno e realtà, tra mondi lontani abitati da dei immortali, tra forze oscure che si oppongono alla nostra felicità e forze pure che ci spingono verso la luce (vedi in ordine sparso “Sulle ali notturne”, “Voli dimenticati” , “La danza di Odino”).

Ma in fin dei conti, riassumendo il tutto, questo è un disco per coloro i quali hanno passioni e sogni da nutrire, che l'artista definisce “Figli dei sogni” nel brano di apertura del disco.

La maturità artistica di Kasia si evince anche dal suo lavoro di mix dei brani, in collaborazione con lo StravyPaz Studios di San Sperate, e dalla scelta di sapienti musicisti che hanno collaborato agli arrangiamenti e contributo ad arricchire, ognuno con il proprio stile e i propri strumenti, le dodici canzoni che compongono il disco, e parliamo di Doc Pippus, Marco Licata, Giacomo Calabaza, Gianni Palmas e Igor Lampis.

Non ci resta che augurarvi buone emozioni e buon viaggio!